MUSEO EGIZIO DI TORINO

LO SGUARDO DELL’ANTROPOLOGO

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Eventi e Mostre
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LO SGUARDO DELL’ANTROPOLOGO

Museo Egizio di Torino. Scopri il più antico museo al mondo dedicato alla cultura egizia. “La strada per Menfi e Tebe passa da Torino” Jean-François Champollion. Visita il museo!

MUMMIE TORINO

Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante al mondo dopo quello del Cairo.

MUSEO EGIZIO TORINO

Mostra temporanea. Lo sguardo dell’antropologo. Connessioni con il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino.

SARCOFAGHI TORINO

“Lo sguardo dell’antropologo”: così il Museo Egizio riprende anche l’attività espositiva temporanea

 GRAFICA DELLA MOSTRA A CURA DEI FABBRICANTI D’IMMAGINE

 

MUSEO EGIZIO DI TORINO

 

“Lo sguardo dell’antropologo. Connessioni con il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino” è il titolo della nuova mostra temporanea del Museo Egizio visitabile dal 13 giugno 2020 al 31 gennaio 2021.

 

La mostra mira a ricostruire i rapporti tra egittologia e antropologia nel corso dei secoli, individuando prospettive di ricerca e collaborazioni future.

Fulcro dell’esposizione è una mummia di una giovane donna proveniente dal sito archeologico di Gebelein, il cui restauro, effettuato dalla dott.ssa Cinzia Oliva, è stato da poco concluso presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.

 

All’interno dello spazio espositivo sono presenti quattro vetrine: la prima con informazioni sulla nascita e i contenuti dell’antropologia culturale; la seconda dedicata al MAET, Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, fondato nel 1926 da Giovanni Marro, la terza ricostruisce il contesto di scavo nel quale fu rinvenuta la mummia su cui è stato effettuato il restauro e su cu si sono concentrate le indagini; la quarta, infine, si concentra sulla visione dell’Egitto inserito geograficamente nel continente africano ma troppo spesso, in passato, decontestualizzato e oggi al centro di una riappropriazione da parte degli studi africanisti.